Titolo: Un amore di angelo

Autore: Federica Bosco

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Genere: Young Adult

Anno di pubblicazione: 2012

Pagine: 384

 

TRAMA

Libera di danzare senza schemi e regole ferree, libera di studiare con chi volevo senza più obbedire ai canoni rigidissimi delle scuole prestigiose o ai capricci di insegnanti frustrati, libera di esprimere me stessa». Mia ha avuto l’occasione che attendeva da sempre: un’audizione alla Royal Ballet School.
Ma quando si è trovata su quel palco, quando ha capito che la possibilità di entrare in quella scuola era a portata di mano, ha sentito di non voler rinunciare alla libertà di danzare senza regole, vincoli, costrizioni. Accanto a lei, anche nelle decisioni più difficili, c’è sempre stata la voce di Patrick, eterea presenza che non la lascia mai.
Dopo il suo “no” alla Royal, per Mia può iniziare una nuova vita: lei e Nina, superate finalmente tutte le incomprensioni che le avevano divise, decidono di trasferirsi a Londra. Mia trova una scuola d’arte che la entusiasma, la Brit, mentre Nina prova a frequentare un corso di giornalismo. Ma Londra non è solo divertimento e cambiamenti: le due amiche dovranno anche affrontare la difficile gravidanza di Nina. A sostenerle, come sempre, ci sarà l’incorporea figura di Patrick. Finché un giorno…
RECENSIONE
Il terzo capitolo di questa saga ha sicuramente fatto scaturire in ogni lettore emozioni ancora più forti di quelle vissute nei libri precedenti ❤️
L’autrice in tutti e 3 i libri ha mantenuto il suo stile estremamente fluido e semplice, cosa non da poco e non da tutti, spesso capita che nelle saghe (uno dei motivi per cui non ne leggo spesso) é che c’è sempre quella parte di libro se non addirittura un intero libro, di transizione (un po’ come nelle serie TV) e questo spinge molti lettori a non continuare più il libro o la serie TV che sia. Questa volta però devo ricredermi perché l’autrice è stata talmente brava da riuscire a tenere sempre vivo l’interesse nel lettore, senza mai annoiarlo. 🤩📚
📝 Questa è una storia per adolescenti e per adulti, che mi ha spinto a chiedermi quali reali esperienze ci siano dietro chi ha reso così efficacemente con le parole il trauma della crescita, della perdita, del cambiamento, facendomi ridere e piangere.
Vi dico di leggerlo perché non ci sono cedimenti nella commiserazione, non c’è ipocrisia né buonismo e la lettura scorre veloce, tra l’ironia, dialoghi frizzanti e i personaggi reali nelle loro molteplici sfaccettature.
Mi sono affezionata a loro e li ringrazio perché hanno saputo raccontare in maniera perfetta che la vita non è buona ma neanche cattiva e “se le cose non vanno come vuoi, non ti devi abbattere: le cose non vanno mai esattamente come vogliamo noi, però possiamo provare ad avvicinarci il più possibile e poi passare oltre” 🌹
“SERVA ME. SERVABO TE!”

Voto:

5/5

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