Titolo:  Le sette sorelle

Autore: Lucinda Riley

Casa Editrice: Giunti Editore

Genere. Narrativa rosa

Anno di pubblicazione: 2015

Pagine: 576

TRAMA

Bellissima eppure timida e solitaria, Maia è l’unica delle sue sorelle ad abitare ancora con il padre ad Atlantis, lo splendido castello sul lago di Ginevra. Ma proprio mentre si trova a Londra da un’amica, giunge improvvisa la telefonata della governante. Pa’ Salt è morto. Quel padre generoso e carismatico, che le ha adottate da bambine raccogliendole da ogni angolo del mondo e dando a ciascuna il nome di una stella, era un uomo di cui nessuno, nemmeno il suo avvocato e amico di sempre, conosceva il passato.

Rientrate precipitosamente nella villa, le sorelle scoprono il singolare testamento: una sfera armillare, i cui anelli recano incise alcune coordinate misteriose. Maia sarà la prima a volerle decifrare e a trovare il coraggio di partire alla ricerca delle sue origini. Un viaggio che la porterà nel cuore pulsante di Rio de Janeiro, dove un vecchio plico di lettere le farà rivivere l’emozionante storia della sua antenata Izabela, di cui ha ereditato l’incantevole bellezza. Con l’aiuto dell’affascinante scrittore Floriano, Maia riporterà alla luce il segreto di un amore sbocciato nella Parigi bohémienne degli anni ’20, inestricabilmente legato alla costruzione della statua del Cristo che torreggia maestosa su Rio. Una vicenda destinata a stravolgere la vita di Maia.

RECENSIONE

Il primo dei romanzi della famosissima saga delle sette sorelle, scritto dalla meravigliosa Lucinda Riley, scrittrice nordirlandese.

Sul lago di Ginevra si erge il favoloso castello di Atlantis, dimora di Pà Salt e di sei fanciulle, da lui adottate da ogni parte del mondo. Le sorelle prendono il nome dalla costellazione delle Pleiadi, costellazione preferita di Pà Salt: Maia, Alcyone, Asterope, Celaeno, Taygete, Electra, Merope (mancante).

Il libro inizia con la scoperta, da parte delle sei sorelle, della morte del padre adottivo. Tocca alla primogenita Maia, comunicare alle sorelle la triste notizia. È lei, appunto, la protagonista di questo primo romanzo e di cui conosceremo i pensieri, le paure, le sofferenze e anche le speranze.

Le sorelle ritornano, quindi, ad Atlantis per scoprire l’eredità del padre: una sfera armillare con incise le coordinate che le porterà alla scoperta delle proprie origini.

“Non lasciare mai che la paura decida del tuo destino”

Maia, chiusa e schiva, è l’unica delle sorelle a vivere ancora ad Atlantis. E la prima a trovare il coraggio di partire, ad andare in Brasile, a Rio de Janeiro, suo paese d’origine. Qui condurrà un duplice viaggio: il primo nel Brasile presente, dove incontrerà lo scrittore Floriano, e l’altro nel Brasile degli anni ’20, tramite alcune lettere appartenute alla sua bisnonna.

Queste lettere le faranno rivivere la storia della sua bisnonna Izabela e un amore sbocciato in una Parigi Bohemienne.

Presente e passato si intrecciano e Maia, all’inizio schiva e lontana dal mondo, non scoprirà solo le sue origini, ma riscoprirà sé stessa, perdonando un errore del passato e avendo più fiducia negli altri.

I personaggi presentati in questo primo romanzo sono tanti: le sorelle che incontriamo per poco tempo, ma sufficiente per capire i loro caratteri; le due donne che aiutano Pà Salt nella gestione della casa; l’ex fidanzato di Maia, Zed, e il padre, di cui, credo, risentiremo parlare; e la figura di Pà Salt, personaggio enigmatico, misterioso, la cui storia non è stata ancora rivelata; un mistero che fa da sfondo a tutta la saga delle sette sorelle.

Quindi mi ci è voluto tempo per entrare nel mondo di Atlantis e della famiglia D’Ampliése. Ma, dopo, la lettura scorre piacevole con descrizioni attente e particolareggiate: sembrerà di essere accanto a Maia a Rio e sul Corcovado, fino ad arrivare nella Parigi Bohemienne degli anni ’20, lungo il quartiere del Montparnasse.

L’autrice dà anche informazioni storiche: infatti la narrazione della storia di Izabela ha come sfondo la progettazione della costruzione della Statua del Cristo Redentore. Affascinante anche l’inserimento di due personaggi realmente esistiti: Heitor da Silva Costa, l’ingegnere scelto per sovrintendere ai lavori e Paul Landwski, lo scultore francese che realizzò il Cristo.

Le sette sorelle è un romanzo che non può mancare nella libreria di coloro che amano gli intrecci tra presente e passato, le storie di famiglia con i loro misteri e segreti.

A conclusione della storia di Maia, le ultime pagine del libro sono dedicate alla seconda sorella Alcyone, detta Ally, che anticipa ciò che accadrà nel volume successivo “Ally nella tempesta”.

Voto:

4.5/5

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