Titolo: Le notti bianche
Autore: Fedor Dostoevskij
Casa editrice: Mursia editore
Genere: Letteratura classica russa
Anno di pubblicazione: 1848
Anno di edizione: 2019
Pagine: 128
TRAMA
La natura lirica, fantastica e fantasmagorica di Pietroburgo è tutta infusa nelle Notti bianche, romanzo pubblicato per la prima volta nel 1848. Il giovane protagonista della vicenda è un sognatore. Immerso in uno sciame di pensieri e fantasticherie, nelle lucide notti estive, il giovane intraprende in solitudine lunghe passeggiate per le vie cittadine fino al sorprendente incontro con Nasten’ka, un altro essere notturno, e al sogno di un’avventura meravigliosa.
RECENSIONE
Oggi parliamo di un classico della letteratura russa: le notti bianche di Doestoevskij. È in assoluto il primo approccio che ho con questo genere letterario e ammetto che ero un po’ spaventata, nonostante la lettura non fosse lunga, avevo comunque timore di non riuscire a portarla a termine. Fortunatamente così non è stato, anzi sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Il racconto si articola in quattro notti. Tutto nasce con la passeggiata notturna del giovane uomo: il sognatore. Lui ha un carattere passionale e sensibile ma non è in grado di vivere una vita ricca di relazioni sociali a causa della sua timidezza. Per tanto si rifugia nei suoi sogni.
È proprio durante la prima notte che incontra Nàstenka e rimane profondamente colpito dal suo atteggiamento pensieroso, nonostante ciò, cerca di non farsi distrarre da questa fanciulla e prosegue la sua passeggiata, fin quando la giovane viene importunata da un malintenzionato e lui interviene. È in questo frangente che i due si incontrano. Grazie a questo incontro e a questo improvviso legame che si crea tra i due, il protagonista si rende conto di quante cose lui abbia perso rifugiandosi nel suo mondo immaginario. Fino ad allora la solitudine è sempre stata la sua compagna di vita.
Durante i loro incontri notturni, il protagonista finalmente smette di sentirsi solo e si lascia andare a confidenze su di sé e sulla vita. Sono proprio questi discorsi che i due compiono che ci permettono di capire le emozioni di entrambi e la profondità delle parole che esprimono. A mano a mano che i due parlano il loro rapporto si intensifica arrivando ad essere intimo, nasce tra loro un sentimento inspiegabile.
Nastenka è però legata sentimentalmente ad un altro uomo che un anno prima le aveva promesso che al suo ritorno l’avrebbe presa in sposa. Eppure, nonostante lo abbia atteso per un anno intero, nonostante gli sia rimasto sempre fedele, adesso è tormentata dai dubbi.
Decide di voler finalmente dimenticarlo e accetta l’amore del suo amico, tanto che nell’ultima notte il racconto risulta essere molto dolce e romantico e fa presagire un lieto fine. Tuttavia il destino non è dalla loro parte poiché tutto viene sconvolto e al sognatore non resa che accettare cosa il destino ha progettato per lui, cosa la sua Nastenka abbia deciso per lui e tenere le sue emozioni per sé mentre la vita riprende il suo incalzante ritmo.
Una lettura diversa dal solito, ho apprezzato moltissimo questo libro e credo proprio leggerò altro dell’autore.
La storia è molto lineare, ben sviluppata e per quanto il linguaggio sia un po’ altolocato e complesso, per nulla colloquiale, il racconto si comprende senza nessun problema. Una narrazione mai noiosa, ma anzi, l’autore è stato geniale perché attraverso una semplice storia di due persone che s’incontrano per caso riesce a sviluppare nel lettore curiosità e soprattutto interesse per le tematiche trattate.
Grazie a questo libro ho potuto scoprire una nuova letteratura e appassionarmi a questa. A me è piaciuto moltissimo e per questo mi sento di consigliarvelo, rientra sicuramente in uno di quei libri che vanno letti, prima o poi, una volta nella vita.
BUONA LETTURA