Titolo: La ragzza delle perle
Autore: Lucinda Riley
Casa Editrice: Giunti Editore
Serie: Le sette Sorelle #4
Genere: Romanzo rosa
Anno di pubblicazione: 2018
Pagine: 672
TRAMA
Da quando Star ha trovato la sua vera famiglia e un nuovo amore, CeCe si sente sola, vulnerabile e inadeguata. Ha ormai perso tutto: il rapporto speciale che aveva con la sorella, e anche l’ispirazione per i suoi quadri. In fuga da una vita in cui non si riconosce più, si ritrova in volo per l’Australia, sulle tracce che il padre le ha lasciato prima di morire: una foto in bianco e nero e il nome di una donna sconosciuta. Ma quello che doveva essere lo scalo di una notte a Bangkok si trasforma nella prima tappa di un viaggio eccitante e avventuroso. Sulle meravigliose spiagge di Krabi, CeCe incontra Ace, un giovane affascinante, solitario e alquanto misterioso. Tra un bagno nelle acque cristalline e una cena romantica, Ace l’aiuta a scoprire la storia della sua antenata Kitty McBride, donna forte e coraggiosa, emigrata in Australia agli inizi del Novecento: sulla scia fatale di una rarissima perla rosata, Kitty si ritrova divisa tra l’amore di due fratelli rivali, e al centro delle trame di una famiglia che possiede un vero e proprio impero… Quando infine CeCe arriva nel caldo feroce del deserto australiano, la sua creatività si risveglia all’improvviso: forse questo continente immenso e selvaggio è davvero casa.
RECENSIONE
Quarto capitolo dell’appassionante saga le “Sette sorelle” della fantastica Lucinda Riley. La protagonista è Celaeno D’Ampliese, detta CeCe, un’artista, pittrice, uno spirito libero che ama viaggiare.
Ha un rapporto simbiotico con la sorella Star, pochi mesi più grande di lei. Nei tre libri precedenti, la Riley mostra il lato di CeCe quasi egoista, sfacciato, all’apparenza sicuro ed esuberante. Per questo all’inizio ho avuto difficoltà ad amare ed apprezzare questo personaggio, ma man mano scoprivo lati di lei più profondi e interessanti.
Cece decide di affrontare il viaggio alla scoperta delle proprie origini in un momento della sua vita caratterizzato da tante delusioni e rotture: la separazione della sorella, l’abbandono dell’Accademia d’arte di Londra e il classico “blocco dell’artista”. Questo viaggio la porterà in Australia, a Broome e poi ad Alice Springs, dove incontrerà una persona molto importante per lei, appartenente alla sua famiglia d’origine.
Il viaggio in Australia sarà per Cece un viaggio dentro sé stessa, alla scoperta dei propri punti di forza, di cose nuove di sé e dei propri veri desideri. Scoprirà che può amare ed essere amata semplicemente per quella che è. La Cece, prepotente, invadente verso la sorella Star, in questo libro mostra la sua vera natura: insicura, indecisa, con scarsa autostima nelle proprie capacità.
La storia di Cece si intreccia quella di Kitty McBride, figlia di un ministro di culto, che sposa Andrew Mercer e vive con lui in Australia. Intraprendente, coraggiosa, non sopporta le ingiustizie e le falsità, malvolentieri si sottomette ai costumi del ‘900 e soprattutto cerca di aiutare gli Aborigeni, abitanti dell’Australia, considerati inferiori e discriminati.
Confermata, anche per il quarto capitolo della saga, la grande capacità di Lucinda Riley di caratterizzazione dei personaggi e di creare storie complesse, intrecciando passato e presente in maniera impeccabile e originale.
Sono presenti anche qui riferimenti a persone realmente esistite, come il famoso pittore Albert Namatjira, australiano, esponente dell’arte aborigena.
Le ultime pagine sono dedicate a Tiggy, la quarta sorella, protagonista de “La ragazza della luna”.