Titolo: La casa sul mare celeste
Autore: T.J. Klune
Casa editrice: Mondadori
Genere: Narrativa straniera/Fantasy
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 348
TRAMA
Linus Baker è un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli “normali”, siano ben accuditi. La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile. Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell’ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un’isola remota, Marsyas, e stabilire se l’orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto. Appena mette piede sull’isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto.
RECENSIONE
Inizialmente ero molto titubante nel leggere questo libro, ero convinta fosse uno di quei libri famosi del momento ma che non sarebbe stato in grado di soddisfarmi, poi alcune mie amiche lettrici avevano trovato l’inizio così lento da abbandonarlo lì al suo destino… quindi non avevo riposto molte speranze, e invece… credo di non aver mai letto un libro così!
La casa sul mare celeste è una storia che, con la sua semplicità e gentilezza, riesce a coinvolgerti. L’aspetto più bello ed importante è proprio questo, al giorno d’oggi non sappiamo più cosa significhi essere gentili ed io attraverso questo romanzo ho riscoperto il vero significato di questa parola. Ancora più sorprendente è che i diversi insegnamenti che questo romanzo ci dona sono espressi attraverso un mondo del tutto immaginario; ma nonostante ciò l’autore riesce a farlo in maniera del tutto impeccabile.
I personaggi all’interno del racconto sono tanti e sono tutti da scoprire, non mi dilungherò nel raccontarli uno ad uno, voglio che siate voi a scoprirli, perché ne vale davvero la pena; posso soltanto dire che ciascun personaggio è ben caratterizzato, ognuno con una storia da raccontare, uno diverso dall’altro, ma ciascuno di loro ha un bel messaggio da donare.
Tanti sono i temi trattati in questo romanzo: la diversità, la paura di ciò che non si conosce, l’emarginazione, la discriminazione e infine… l’amore. Temi trattati con la dovuta importanza ma al medesimo istante con quella leggerezza ed allegria che ti fa sorridere il cuore… e lo ammetto, anche un po’ commuovere.
Si tratta di un romanzo fantasy ambientato per gran parte del tempo su un’isola dove vivono dei bambini con poteri e storie particolari. Linus, il protagonista, è un assistente sociale che lavora per il Dipartimento della Magia Minorile, e ha il compito di constatare se l’orfanotrofio sia idoneo, nel caso in cui non lo fosse verrà richiesta l’immediata chiusura. Ma nel momento esatto in cui Linus mette piede su quell’isola, è certo che niente sarà più come prima, a partire dai colori del suo mondo che iniziano a tingersi di blu come mare e cielo che s’incontrano all’orizzonte.
Ormai lo sapete, sono abbastanza pignola, eppure non sono riuscita a trovare nessun aspetto negativo in questo romanzo.
Ho amato tutto!
A partire dalla trama che non è per nulla banale e scontata sino alle tematiche trattate. Questo è stato in assoluto il primo libro che ho letto dell’autore, ma di certo non sarà l’ultimo; sono rimasta affascinata dal suo modo di narrare i fatti e dalla sua delicatezza nell’affrontare tematiche che ancora oggi fanno soffrire molte persone perché non vengono considerate importanti.
È un libro che senza ombra di dubbio vi invito a leggere, perché senz’altro è una prova evidente di ciò che manca nella nostra società e nel mondo e di ciò che si dovrebbe fare per migliorare almeno un po’. La casa sul mare celeste oltre ad essere un bel libro è anche un’inestimabile fonte di insegnamenti; è facile giudicare gli altri, puntare il dito contro, e discriminare chi non è simile a noi, ma ricordate che diverso NON significa sbagliato, e questo Linus adesso lo sa bene.
Mi piacerebbe parlare ancora di questo libro, ma non vorrei essere logorroica! Lo consiglio, perché è uno di quei libri che scalda il cuore e fa bene all’anima e che ci dà una lezione importante:
IMPARARE AD ACCETTARSI!
Perché ci sono tantissime sfumature di blu, una più bella dell’altra, ma insieme, creano un mix che lascia senza fiato!
Buona lettura!