Titolo: Il meglio di me
Autore: Nicholas Sparks
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Genere: Romance
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 392
TRAMA
Tutti volevano credere che si potesse amare per sempre. Lei ci aveva creduto una volta, aveva diciotto anni… Nella primavera del 1984, quando frequentavano il liceo, Amanda e Dawson si erano innamorati: profondamente, irrevocabilmente. Nonostante appartenessero a due mondi opposti, il loro amore sembrava tanto grande da sfidare le regole della vita di Oriental, la cittadina del North Carolina dove erano cresciuti. Dawson, segnato dalla violenza della sua famiglia, pensava che il sentimento per Amanda lo avrebbe riscattato da un destino di solitudine e infelicità. Per lei, Dawson era uno spirito libero e appassionato, tutto quello che la sua rigida educazione di ragazza perfetta le aveva negato. Ma alla fine di quell’ultima estate, imprevedibile e fulminea come un temporale d’agosto, le loro strade si erano bruscamente divise. Ora, venticinque anni dopo, Amanda e Dawson si ritrovano a Oriental per il funerale di Tuck, il vecchio amico che un tempo aveva dato rifugio alla loro giovane passione. Nessuno dei due ha avuto la vita che sperava… e nessuno dei due ha dimenticato il primo sconvolgente amore che li aveva cambiati per sempre. Mentre eseguono le ultime volontà di Tuck, espresse in due lettere, scoprono in quelle pagine verità impensabili su chi è rimasto, chi se n’è andato e soprattutto sul loro legame. Costretti ad affrontare ricordi dolorosi, Amanda e Dawson verranno a conoscere i veri motivi delle scelte fatte nel passato.
RECENSIONE
Ciao a tutti lettori,
siamo giunti alla fine della #exchangebookschallenge!
Dovevo leggere un libro dell’autore preferito di Sofia, Nicholas Sparks. Il romanzo è “Il meglio di me”.
Narra la storia di Dawson e Amanda, che quando frequentavo il liceo si sono innamorati. Le cose si complicano perché i due ragazzi appartengono a due mondi diversi. Dawson appartiene a una famiglia disagiata, mentre invece Amanda ad un elevato ceto sociale: questo li porta a doversi separare. Ora, venticinque anni dopo, Amanda e Dawson si ritrovano per il funerale di un vecchio amico. Nessuno dei due ha dimenticato il loro amore e i loro sentimenti riemergono, e in un solo weekend scopriranno che l’amore può durare per sempre.
Il meglio di me è il primo libro di Nicholas Sparks che leggo. Mentre leggevo, è cresciuto in me il desiderio di vedere il film tratto da questo romanzo 😊 ancora non l’ho visto, ma lo vedrò presto 😛
Partiamo dai personaggi. Amanda e Dawson, così come tutti gli altri personaggi del libro, sono ben caratterizzati. Come diversi sono i punti di vista attraverso cui viene narrata la storia. Mi è piaciuta moltissimo la caratterizzazione di Ted e Abby Cole, i cugini di Dawson, oltre che il racconto dell’infanzia di Dawson, dei passaggi emozionanti e molto difficili da leggere.
Dawson è un personaggio molto responsabile e rispettoso. E’ un po’ la pecora nera dei Cole, o forse “la pecora bianca”. Molto diverso dalla sua famiglia, è cresciuto senza la madre e con un padre che faceva di tutto per denigrarlo e umiliarlo. Nonostante sia vissuto all’interno di una famiglia molto complicata, è cresciuto con sani principi e desideroso quindi di essere differente dalla sua famiglia di appartenenza. Sembrava quasi di esserci riuscito quando ha incontrato Amanda, ma alla fine un Cole rimane sempre un Cole. Tutti guardano, non chi sei veramente, ma il cognome che porti. E molti avvenimenti della sua vita saranno molto influenzati e dipenderanno quasi esclusivamente dal suo cognome, dalla sua famiglia di appartenenza.
Amanda è la classica ragazza di buona famiglia, ma anche lei è molto diversa dalla sua famiglia. Nonostante la sua estrazione sociale, si innamora di Dawson: è una ragazza che non tiene conto delle apparenze, ma vuole conoscere Dawson per quello che è.
Questi due personaggi sono uniti dalla figura di Tuck, un amico in comune, che aiuterà Dawson durante il suo allontanamento dalla famiglia e Amanda, durante un altro momento difficile della sua vita. Un vecchietto, Tuck, molto lungimirante, che è riuscito a fare tante cose, a costruire e programmare nel silenzio e senza scalpore.
Ho adorato questa sua caratteristica, questo suo guardare lontano, come solo gli anziani sanno fare.
Lo stile di scrittura di Sparks è molto semplice, scorrevole, ma coinvolgente.
Ho apprezzato la grande capacità di Nicholas Sparks di descrivere ogni cosa nei minimi dettagli, ogni comportamento, ogni azione, nonché l’ambientazione del romanzo. Alla storia di Dawson e Amanda naturalmente si intrecciano altre storie di altri personaggi: ognuno ha un ruolo preciso all’interno della storia, senza creare comparse insignificanti. Questo rende maggiormente profondo e ricco il romanzo, affrontando tantissime tematiche. Sofia mi ha detto che Sparks ha una grande sensibilità nell’affrontare argomenti anche molto complessi e delicati. Ed è così…
Tantissimi argomenti si intrecciano tra di loro: famiglia, dolore, sofferenza, morte, perdono, sacrificio, dono!
Non mi sarei mai aspettata un finale del genere, devo dire la verità, però, ripensandoci, è il finale giusto, perché amare è donare la parte migliore di noi stessi.
Unica pecca? Pensavo di piangere… e invece niente… uff…