Titolo: Il casolare amaranto
Autore: Annalaura Littero
Casa Editrice: Youcanprint
Genere: Romanzo rosa
Anno di pubblicazione: 2020
Pagine: 190
TRAMA
Luckas, giornalista affermato, è un uomo appagato e sicuro di sé almeno sino a quando non incrocia sulla sua strada Clara, una giovane ed esordiente pittrice, una donna enigmatica e dal forte carisma. Tra i due si innescherà uno strano gioco fatto di ripicche, dispetti e sciocche rivendicazioni che sfocerà in un amore travolgente e appassionato ma Clara è sposata con un russo emigrato in Italia dedito alla contraffazione d’opere d’arte e ritenuto una sorta di “Padrino” nel traffico degli affari illeciti.
Sarà proprio il timore verso quest’uomo che li porterà a consumare il loro amore di nascosto ma sarà proprio la forza di quest’amore che li convincerà, successivamente, a uscire allo scoperto. Da quel momento in poi, per i due amanti, nulla sarà più come prima, le loro vite cambieranno per sempre e con esse anche il loro destino.
RECENSIONE
“Cosa altro deve succedere?” Questa domanda mi ha accompagnata per tutto il libro, che ha in sé tantissime tematiche, tantissimi avvenimenti, uno dietro l’altro.
Il Casolare amaranto narra la storia di Luckas, giornalista. Mentre si trova a una mostra a Venezia, scorge con lo sguardo Clara, una pittrice, molto avvenente e appariscente. Per Luckas sarà un colpo di fulmine, e farà di tutto per avvicinarla. Il pretesto perfetto sarà riportarle il portafoglio perso, può conoscere così il suo nome, ed avere un primo contatto. Clara Cantone, pittrice, è però sposata con Ivan Komansky, appartenente alla malavita russa. Nonostante questa notizia spiazzante, Luckas non molla e quello che doveva essere un incontro di addio, si trasforma invece nel primo di una lunga serie di incontri, furtivi e appassionanti.
Luckas è un giornalista, che lavora in un importante giornale di Milano, molto rispettato nel suo lavoro, ha sudato per raggiungere questi obiettivi. Non ha mai avuto problemi con le donne, ma nessun rapporto importante, finché non incontrerà Clara.
Clara, invece, è una donna molto sicura di sé, che vuole stare al centro dell’attenzione, una donna che ottiene ciò che vuole a ogni costo. È una donna in cui non è facile identificarsi. Enigmatica e affascinante, è una bravissima pittrice. La sua passione la porta a conoscere suo marito Ivan, dedito alla contraffazione di opere d’arte, un uomo manipolatore e minaccioso.
All’inizio il rapporto tra Luckas e Clara sembra pura passione, senza nessun fondo di sentimento, ma andando avanti con la lettura, capiamo che c’è qualcosa di più. La storia è narrata dal punto di vista di Luckas e quindi conosciamo i suoi sentimenti e il cambiamento che farà: dopo l’incontro con Clara, da uomo sicuro di sé, diventerà legato a questo amore, che non potrà avere futuro. Un amore totalizzante, che ti sconvolge, che sai che farà male, ma di cui non potrai farne a meno.
Luckas, per la sua amata Clara, si ritroverà a sacrificare sé stesso, a fare pazzie, in nome di un amore che ti travolge.
Sofferenza, vendetta, sacrificio, sono alcuni dei temi trattati in questo romanzo, che non è solo una storia d’amore, ma molto di più: è lasciarsi trasportare dall’amore, e poi cadere al suolo rovinosamente, è sentire le farfalle nello stomaco e poi vederle morire a poco a poco, è rabbia, è risentimento, ma anche perdono.
Con uno stile di scrittura diretto e senza giri di parole, Annalaura Littero fa un lavoro eccellente nel dare voce a Luckas, donando al romanzo quella dinamicità e cambi di scena continui che ti lasciano incollato alle pagine.
Insomma, una lettura gradevole e che consiglio, che dà molti spunti di riflessione.
Avrei preferito un finale diverso, proprio perché Luckas si meritava un finale diverso, dal mio punto di vista. Si meritava un amore spensierato, libero, una possibilità di ricominciare da capo. Ma forse dico così solo perché Clara mi sta un po’ antipatica. 😛
Il vero amore è sempre un amore libero. Anche se sofferto, sai che è l’unico che puoi vivere, e sarai pronto sempre a fare sacrifici per proteggerlo e custodirlo.