Titolo: Diario di un lavoratore stagionale – tratto da un disagio vero
Autore: Giulia Antonia Cordasco
Casa editrice: Dialoghi edizioni
Genere: Autobiografico
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 116
TRAMA
Estate 2019. Giulia racconta in prima persona la sua surreale esperienza di lavoratrice stagionale presso uno stabilimento balneare di lusso in Italia. Gli eventi vengono narrati in chiave ironica, attraverso un diario quotidiano in cui sono riportati i dialoghi e i messaggi scambiati coi colleghi, ma anche le considerazioni personali dell’autrice riguardo ciò che sta vivendo. La vicenda inizia a maggio con la risposta all’annuncio di lavoro, i preparativi e l’arrivo in struttura. I primi dissapori si materializzano a giugno quando, alle porte della stagione balneare, la poca chiarezza su chi assumerà il ruolo di vicedirettore renderà difficoltosa a Giulia l’integrazione nel team già confermato. A luglio la situazione degenera. L’incapacità del direttore di organizzare il lavoro e la sua mancanza di professionalità, unite all’improduttiva invadenza del proprietario, causano continui problemi. In più i due, sempre più arroganti, scaricano i loro errori sui dipendenti, che si pugnalano alle spalle senza apparente ragione. L’appendice finale racchiude alcuni utili consigli per i lavoratori, stagionali e non, basati sulle esperienze dirette dell’autrice.
RECENSIONE
Cari amici lettori, bentornati sul nostro blog! Il libro di cui vi parlerò oggi è una “Diario di un lavoratore stagionale- tratto da un disagio vero” una splendida collaborazione intrapreso con Giulia Cordasco che ringraziamo per la fantastica copia cartacea e i mini gadget che ci ha gentilmente donato.
Leggere questo libro ha significato avere un impatto ancora più diretto con la realtà. L’autrice attraverso queste poche pagine ha dipinto la situazione lavorativa della maggior parte di noi, anche se dubito che molti riescano a sopportare ciò che ha affrontato la nostra Giulia, la quale ha vissuto un’esperienza a dir poco surreale.
Inizialmente Giulia crede di aver trovato un lavoro ottimo ma soltanto in seguito si renderà conto che non è così. Dovrà affrontare l’incapacità dei datori di lavoro, la mancanza di professionalità, l’invadenza del proprietario, i vari problemi che si possono incontrare in una normale giornata di lavoro, in più anche l’arroganza di alcuni suoi colleghi.
L’estate descritta dall’autrice è maledettamente vera, raccontata in maniera dettagliata, senza fronzoli, ma l’elemento che mi ha colpita di più durante la narrazione è l’ironia che utilizza che non guasta mai.
Una lettura che ho apprezzato e che mi ha fatto riflettere sulle condizioni lavorative che siamo costretti ad accettare per poter guadagnare quei pochi soldi che spesso non bastano neanche per arrivare sino a fine mese.
Trama molto interessante, lo stile di scrittura ti coinvolge, nonostante sia un diario questo non è mai statico, anzi la presenza dei dialoghi lo rende molto dinamico, scorrevole e fluido.
Questo libro si è rivelato una piacevole scoperta che ovviamente consiglio.