Titolo: Brava ragazza cattiva ragazza

Autore: Michael Robotham

Casa Editrice: Fazi Editore

Genere: Thriller

Anno di pubblicazione: 2022

Pagine: 400

TRAMA

Una ragazza viene trovata, nascosta in una stanza segreta, all’indomani di un terribile delitto avvenuto a pochi metri da lei. Sporca e affamata, si rifiuta di dire il suo nome, la sua età, da dove viene. Forse ha dodici anni, forse quindici. Sei anni dopo, ancora non identificata, vive in un orfanotrofio con un nuovo nome, Evie Cormac. Quando avvia una causa in tribunale per rivendicare la sua indipendenza perché adulta, lo psicologo forense Cyrus Haven deve determinare se Evie è pronta per essere libera. Ma lei è diversa da chiunque abbia mai incontrato: affascinante e pericolosa in egual misura; Evie capisce subito quando qualcuno sta mentendo. E nessuno intorno a lei dice la verità. Nel frattempo, Cyrus viene chiamato a indagare sullo scioccante omicidio di una campionessa di pattinaggio artistico del liceo, Jodie Sheehan. Bella e popolare, Jodie è ritratta da tutti come la ragazza della porta accanto, ma mentre Cyrus indaga, emerge una vita segreta. Cyrus è intrappolato tra i due casi: una ragazza che ha bisogno di essere salvata e un’altra che ha bisogno di giustizia. Che prezzo pagherà per la verità?

RECENSIONE

Ciao cari readers,

parliamo di Brava ragazza cattiva ragazza di Michael Robotham, edito Fazi Editore.

Brava ragazza cattiva ragazza è la storia di Evie e Cyrus. Evie, faccia d’Angelo, è stata ritrovata da bambina chiusa in una stanza, all’interno di una casa con un cadavere in decomposizione. Da lì inizia la sua vita all’interno di un istituto protetto per minori. Nella vita di Evie improvvisamente compare lo psicologo Cyrus Haven, a cui viene chiesto di valutare se Evie sia pronta a vivere da sola. Ma Cyrus, in effetti, fa molto di più, perché decide di essere il suo tutore, fino al compimento della maggiore età. I due quindi si ritrovano a convivere, senza un motivo preciso e giustificabile, a mio avviso. Cyrus rimane così affascinato dalla ragazza da fare questo grande passo!

Comunque, a questa storia, si aggiunge quella di un omicidio, di una brava ragazza, una pattinatrice Jodie Sheehan. Cyrus viene chiamato ad indagare, scoprendo, nella vita della ragazza, dei particolari inquietanti.

Bene, inizio col dire che per me questo libro è un grande NO! Anzi, facciamo una precisazione: è un no come thriller psicologico, ma l’avrei valutato in maniera diversa se fosse stato inserito nel romance suspense, o comunque thriller romance.

Quando ho finito di leggerlo, mi sono anche posta delle domande sul fatto che non mi fosse piaciuto: sono troppo esigente? Leggo così tanti thriller, che sono arrivata ad un punto in cui chiedo sempre di più da un genere? Avevo delle aspettative troppo alte?

Ma secondo me, niente di tutto questo è vero… e vi spiegherò perché.

Punto primo: i personaggi. Piatti e stereotipati. La storia di Evie è anche molto interessante, ma poco approfondita da un punto di vista psicologico. Cyrus è la parte adulta della storia, ma alcuni suoi atteggiamenti non sono credibili. La storia è scritta prendendo in considerazione il punto di vista di entrambi i personaggi, ma, a mio avviso, non si nota nessuna differenza tra i capitoli di Evie e i capitoli narrati dal punto di vista di Cyrus. Una differenza di età che però non si mostra durante la narrazione.

La terza protagonista della storia, Jodie, secondo me, non è molto valorizzata. E, su di lei, farò una riflessione più ampia, allacciandomi al punto secondo.

Punto secondo: il caso di omicidio. Quest’ultimo dovrebbe essere il centro del libro, ma purtroppo non è ben descritto e ben affrontato. L’autore ha inserito l’omicidio di Jodie, forse per fare la differenza tra la brava ragazza e la cattiva ragazza o magari per sottolineare come anche le brave ragazze non sono poi tanto brave… non so.. ma a parte questo scopo ipotetico, il caso di omicidio non viene valorizzato come una parte importante del libro, ma solo per dare informazioni sul lavoro di Cyrus e per creare un pretesto per far avvicinare i due protagonisti.

Infatti più che all’aspetto investigativo, l’autore è interessato a sottolineare la relazione tra Evie e Cyrus. E questo ha degli effetti sul libro stesso: molti indizi o prove che vengono trovati per risolvere il caso, vengono nominati ma poi non viene spiegato perché vengono trovati o sono importanti per giungere alla verità.

Servono solo per dare delle informazioni, che però non si inseriscono nella storia, e non vengono utilizzate per la risoluzione del caso.

Si ci sofferma sulla superficie, senza andare nella profondità delle cose.

Tutto ciò che viene narrato sembra avere l’unico scopo di legare Cyrus e Evie, in maniera anche molto scontata e banale, avendo già in mente il finale.

Un thriller non all’altezza del genere, in cui la parte romance si inserisce in maniera prepotente. Peccato, perché le premesse erano buone.

Buona lettura!

Voto:

2.5/5

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