Titolo: Brucia
Autore: Chiara Cavini Benedetti
Casa Editrice: Queen Edizioni
Serie: Come una fenice #2
Genere: Distopico
Anno di pubblicazione: 2020
Pagine: 360
TRAMA
Un mondo distrutto dalla guerra. Due città fondate sulla paura. Un segreto oscuro, finalmente ricordato. Un’unica via di salvezza, che ha richiesto un prezzo troppo alto da pagare. Alex ha fatto la sua scelta: ha affrontato i suoi demoni e ha dato la vita per liberare un mondo che l’ha sempre tenuta prigioniera. Ma Nicholas non può accettare che la sola ragazza che abbia mai amato vada incontro a questo destino. Anche se ormai potrebbe essere troppo tardi. Dicono che le anime innamorate vivano per sempre. Il loro amore sarà abbastanza forte?
RECENSIONE
Brucia è il secondo libro della serie “Come una fenice”. Ringraziamo la Queen Edizioni per l’opportunità. (La nostra recensione del primo libro QUI).
Alex è stata salvata da Nicholas e riportata a Phoenix. Sta molto male, sia da un punto di vista fisico ma anche e soprattutto da un punto di vista psicologico. Le sue ferite nel corpo e nell’anima devono essere rimarginate, devono essere curate.
Questo libro inizia presentando il punto di vista di Nicholas, un cambio di prospettiva che ho molto apprezzato, ma più avanti il punto di vista si sposta nuovamente su Alex, la vera eroina, la vera protagonista della storia.
Alex torna completamente distrutta, e l’unica cosa che riesce a provare veramente è il nulla, il vuoto totale, la stanchezza. Molte volte si domanderà se vale veramente la pena rinascere, se vale la pena combattere ancora o semplicemente lasciarsi cadere, rimanere fermi. La soluzione più facile sarebbe lasciarsi andare finalmente alla morte, eliminare quel senso di vuoto e di nulla che la attanaglia, che non fa più distinguere la realtà della fantasia, le allucinazioni dalle cose reali. Sono molto belle le descrizioni di queste scene, in cui soffriamo con Alex, sentiamo tutto il suo dolore, la paura, il terrore, il panico che la circonda e la soffoca.
Un libro quindi che lascia anche noi senza fiato, per la grande capacità dell’autrice di descrivere queste emozioni in maniera così reale. L’autrice riesce a descrivere anche l’emozione più profonda, più nascosta, quella che neanche la protagonista sa di provare, e renderla vivida, quasi tangibile. Tutto questo favorisce l’immedesimazione nella protagonista, nei suoi sentimenti ed emozioni, nei suoi dubbi e nei suoi incubi, nel senso di vuoto che la immobilizza.
Ma proprio quando sembra che tutto sia finito, ecco una speranza, una piccola luce che si propaga, che pretende di farsi spazio tra le ombre. Dobbiamo aspettare il terzo libro per sapere se questa luce, questa speranza è riuscita a crescere oppure è rimasta soffocata.
Ma c’è sicuramente una consapevolezza: la rinascita deve passare attraverso la sofferenza e poi, dalla sofferenza, non rimanere schiacciati ma riuscire a trovare uno stimolo per ricominciare a combattere, a non arrendersi. Questo è il tempo del bruciare!
Il primo libro mi è piaciuto tantissimo, e consiglio anche questo secondo, perché ho ritrovato anche in questo lo stesso stile, anche i personaggi rimangono fedeli a loro stessi, naturalmente assistiamo a un loro cambiamento, ma tutti gli avvenimenti, anche purtroppo quelli più dolorosi o quelli che portano a spaccature, vengono motivati e noi non possiamo che stare lì a soffrire con i personaggi ma soprattutto con la speranza che qualcosa cambi.
Il terzo libro uscirà l’11 giugno e si intitola “Vivi”, un monito per Alex e i Prescelti a risorgere dalle ceneri e finalmente essere liberi.